La prima videointervista di Tendenza Groucho
L’impegno che provo ad assumermi con questa newsletter è evitare le banalità. A volte metto per iscritto dei punti fermi che qualcuno, soprattutto chi bazzica la scena, potrebbe trovare non particolarmente innovativi, ma sempre cerco di evitare luoghi comuni e di tenere aperte, invece che chiudere, le questioni che sollevo.
Per quella che è la prima videointervista di Tendenza Groucho, ho ad esempio pensato di analizzare uno dei format più iconici del mestiere del comedian, l’open mic, andando a capire se in quello che è unanimemente riconosciuto come il tassello fondamentale per la costruzione del proprio materiale comico (idea che d’altronde condivido al 100%) si celassero anche aspetti problematici, sia dal punto di vista del contenuto che da quello organizzativo.
Ne ho parlato con due comici, Daniele Raco e Matteo Zaffarano. Il primo è un veterano della scena con la rara predisposizione a metterci ancora tutto l’entusiasmo che possiede; è, tra l’altro, uno dei pochi che propone pezzi apertamente politici. La sua esperienza mi ha aiutato ad inquadrare meglio i termini della discussione. Il secondo è organizzatore, tra le altre cose, dell’open mic al Circo San Luis di Milano, che a mio parere è una delle realtà più importanti in territorio meneghino per rilevanza nell’ambiente, qualità e capacità di attrarre il pubblico; le sue risposte schiette sono servite a rendere concreto il terreno del dibattito. Entrambi mi hanno offerto spunti sui quali riflettere, avremmo potuto andare avanti per ore e sicuramente abbiamo tralasciato diversi argomenti degni di nota. Si parva licet, citerei Stephen J. Blackwood, moderatore del dibattito Peterson-Žižek: “The greatest conversations are unfinished ones”.
Prima di lasciarvi al video, una doverosa annotazione tecnica: avete presente la scena della pizza di Strappare lungo i bordi, nella quale Zerocalcalcare si tormenta perché non sa se scegliere la solita pizza o provarne una nuova, ipotizzando che rimarrà deluso qualsiasi sia la sua decisione? Ecco, io mi sono sentito così quando ho dovuto stabilire se continuare a fare solo newsletter scritte o tentare qualcosa di diverso; non so come mi sarei sentito se avessi optato per la comfort zone, ma so per certo che volevo spararmi dopo aver ascoltato il risultato che trovate qui sotto: il mio audio è ben al di sotto dell’ascoltabile. Purtroppo me ne sono accorto solo dopo che avevamo registrato tutto e non ho potuto intervenire più di tanto per rimediare. Quindi niente, io vivrò col rimorso di aver lasciato la strada vecchia e voi vi beccate questa roba super satura. Però poteva andarvi peggio: poteva essere in romanesco.
Segnalazioni
Su Arte trovate un bel documentario in due parti riguardante l’umorismo ebraico, nel quale tra l’altro vengono espressi interessanti punti di vista su temi generali quali autoironia, contesto, ruolo della comicità.
Il blog Travalanche ha pubblicato un breve ritratto di Sam Kinison che, pur riservando critiche pesanti al comedian (non solo la misoginia, ma anche il fatto che non sia divertente), riconosce il fascino del personaggio.
Da pochi giorni il National Film Preservation Board degli Stati Uniti ha inserito nel registro dei film da conservare nella Biblioteca del Congresso lo special Live In Concert di Richard Pryor, forse il più influente comedian di colore della storia. Si tratta del primo show comico a ricevere tale riconoscimento.
L’angolo autoreferenziale
Proprio al Circolo San Luis, si è appena svolta una serata speciale. Durante la maratona di fine 2021 è salito sul palco Dado Tedeschi, che non si esibiva da anni a causa dei suoi problemi di salute. È stato veramente molto bello e divertente assistere al ritorno di quello che è il maestro mio e di tantissimi altri comici, molti dei quali presenti all’evento. “Il problema non è mai l’ora in cui fai spettacolo ma le altre 23 ore in cui ti tocca vivere normalmente”.
Dove vedermi live
Domani partecipo ad un nuovo open mic milanese, quello al Nemico di via Piacenza, organizzato da Carlo from Milan e John Vincent, che martedì sarà ospite alla chiusura stagionale al Wipe Out di Senago con Giorgio Brambilla e Luce Pellicani.
Dopodiché ci vediamo nel 2022: il 9 gennaio al Le Trottoir, il 18 al Wipe Out e dal 28 alla Birreria Majnoni di Erba, dove sostituirò nell’organizzazione delle serate Amedeo Abbate, che ringrazio qui per la fiducia concessami.
Il video alla fine
Sei minuti praticamente perfetti quanto a gestione del pubblico, alternanza di joke, tempi comici. Lui è Judah Friedlander, il prossimo presidente degli Stati Uniti.
Fatemi sapere se l’intervista video vi è piaciuta, fatemi sapere se non vi è piaciuta, fatemi sapere, fatemi. Ciao!